3 trucchi psicologici che rafforzeranno la vostra strategia di Social Media Marketing

3 trucchi psicologici che rafforzeranno la vostra strategia di Social Media Marketing

Psicologia e Social Media: 3 trucchi psicologici che rafforzeranno la vostra strategia di Social Media Marketing

La maggior parte di noi scherza sull’ essere dipendente da cose come Snapchat o Instagram, ma siamo tutti probabilmente colpevoli di controllare compulsivamente i nostri telefoni per gli aggiornamenti. I social media stanno cambiando più che il nostro comportamento immediato.

 

Pensateci: abbiamo visto millemila spot infami che illustrano gli effetti delle varie sostanze illegali sul nostro cervello, ma ognuno di noi non ha mai davvero considerato come cose apparentemente innocue come i social media, possano avere un effetto sorprendente su cervello e comportamento. Se vi occupate di Social Media Marketing, dovreste pensarci!

 

Ad esempio, ci sono un sacco di ricerche che suggeriscono come l’utilizzo dei social media stimoli il rilascio di dopamina: una scarica positiva ogni volta che postiamo, commentiamo, condividiamo e così via… Per non parlare poi delle interazioni, che possono davvero aumentare il legame tra gli utenti, come anche romperlo definitivamente!

 

Ecco perciò 3 trucchi psicologici che rafforzeranno la vostra strategia di Social Media Marketing:

 

Psicologia e Social Media: 3 trucchi psicologici che rafforzeranno la vostra strategia di Social Media Marketing

1) La Neuroplasticità del nostro cervello:

Il cervello umano modifica costantemente il comportamento e le risposte agli stimoli in base alle nuove esperienze, e questa non è una novità. Tuttavia, la crescita di Internet (dei social media, in particolare) ha costretto il nostro cervello a diventare ancora più “adattabile”.

 

Questo tipo di adattamento si chiama neuroplasticità, e la rapida e costante evoluzione della sfera dei social media ha aumentato i suoi effetti sul nostro cervello nel corso dell’ultimo decennio.

– L’attenzione Breve = la necessità di essere più audaci, la messaggistica “digeribile” ma d’impatto.

 

A causa dell’assalto di informazioni provenienti da diverse piattaforme e dispositivi, i nostri tempi di attenzione sono sempre più divisi. Infatti, uno studio di Microsoft ha riferito che le persone tendono a perdere la concentrazione dopo appena otto secondi.

 

Per il marketing, questo significa trovare un modo per concepire una messaggistica facilmente digeribile che si distingua abbastanza da catturare l’interesse del nostro pubblico.  General Electric e Charmin, guardate come questi marchi riescono ogni giorno a trovare modi unici per inchiodare la loro presenza sociale e la messaggistica, mantenendo i loro seguaci super-impegnati.

 

Psicologia e Social Media: 3 trucchi psicologici che rafforzeranno la vostra strategia di Social Media Marketing

2) Memoria Transattiva

Gli esseri umani hanno una “memoria transattiva. In altre parole, ci affidiamo ad un supporto sociale  o “aiuti di memoria esterni” per mettere insieme i nostri ricordi. La memoria quindi è un costrutto sociale: archiviamo importanti pezzi di vita nei nostri amici, nei nostri vicini, nei nostri colleghi… e così via.

 

I social media hanno portato questo concetto ad un livello superiore, dal momento che siamo in grado di mantenere reti digitali di grandissime dimensioni . Nella vita reale, svegliamoci, non sarebbe possibile!

 

Le aziende dovrebbero considerare questo durante la creazione dei contenuti per i social media.

 

La gente in genere non investe un sacco di tempo in quello che crea o posta un brand o un’ agenzia qualsiasi, ma potrebbe anche non essere dovuto alla mancanza d’interesse! Stiamo solo diventando più responsabili e più rapidi nello scegliere ciò che può essere “degno” della nostra attenzione! Pertanto, non solo un certo contenuto deve risultare inizialmente accattivante, ma deve anche provenire da una fonte che l’utente ritiene affidabile e autentica – insomma, qualcuno che faccia scattare la sua memoria transattiva.

 

Psicologia e Social Media: 3 trucchi psicologici che rafforzeranno la vostra strategia di Social Media Marketing

3) FOMO: la paura di perdersi qualcosa

Ci sono molte probabilità che abbiate già familiarità con il termine “FOMO” , o meglio conosciuto come la paura di rinunciare a un divertimento o un’attività eccitante.

 

Questo concetto non è certo nuovo, ma si è notevolmente evoluto con l’incremento delle attività sui social media! Oggigiorno non c’è bisogno che un amico ti dica “sto facendo XYZ” per innescare in noi sentimenti di esclusione: tutto quello che serve è un rapido scorrimento della homepage di un qualsiasi social per stimolare questo tipo di ansia. Ecco ancora qualcosa che il marketing può usare a suo vantaggio!

 

Tutti seguiamo almeno un paio di Brand sui social – che si tratti di Instagram, Twitter, Facebook, Snapchat,- e questo significa per le aziende che c’è la possibilità di attingere a questa paura psicologica per suggerire che il pubblico non può perdersi l’uscita degli ultimi saldi, dell’ultimo prodotto, del vostro nuovo sito… e via dicendo!

 

Generare un po’ d’ ansia e gelosia vi porterà ad un lungo cammino verso una bella connessione con il pubblico di destinazione, ma siate sicuri di usare questa tattica con saggezza. Alcune ricerche suggeriscono infatti che ci sono diverse conseguenze reali per la FOMO – come “una maggiore insoddisfazione per la propria vita” e di una “diminuzione della privacy” – così per il bene degli altri, mantenete le cose amichevoli.

 

Foto Pinterest.com
Daria de Stena